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Interviste

Il Barbologo e Simone D’Angelo – Il Vichingo Abruzzese

Benvenuti amanti del mondo Beard, oggi parliamo con Simone d’Angelo ( Instagram: simondangel ) uno dei pochi modelli beard-friendly italiani (anche se in molti servizi ha ricoperto diversi ruoli da vichingo nordico, non cascateci! è italiano DOC!) che porta la nostra bandiera nel mondo solitamente rasato e patinato dell’advertising fotografico; giovanissimo, ma con già alle spalle collaborazioni importanti.

Quindi benvenuto Simone e grazie per averci concesso questo primo incontro.

Amanti del “beard world”, buongiorno. Mi chiamo Simone, ho 25 anni e sono nato a Teramo. Studio per diventare professore di educazione fisica, sono al secondo anno di specialistica e a breve dovrei completare il mio percorso di studi in scienze motorie. Da 3 anni a questa parte sono riuscito a trasformare il sogno di diventare modello, iniziato circa 9 anni fa, nel mio attuale lavoro. Penso di essere l’esatta dimostrazione di quella persona che ha trovato tante porte chiuse, ma che ha saputo aprire quelle poche e giuste, con determinazione e perseveranza. Mollare mai, Crederci sempre.

 

 

Allora Simone, modello, Influencer, collaborazioni importanti… così giovane, come sei riuscito a farti strada nell’agguerrito mondo del modeling? Forza di volontà, “i tuoi amici te l’hanno sempre detto” come in una vecchia pubblicità (ride), o hai colto un’occasione?

Con passione e tanta voglia di fare. Ho ascoltato, guardato, preso esempio dai migliori, valutato e creduto a poco e pochi; come diceva sempre il mio manager. Lavorativamente parlando quello che sono oggi lo devo a lui e a i suoi insegnamenti. L’occasione più importante l’ho colta tre anni fa proprio su fb dove mi sono imbattuto in “Leo”, per caso avevo notato il suo commento nel post di una mia amica. Notai subito che lavorava come modello e con tutta la sfacciataggine di questo mondo gli scrissi, dicendogli che mi ero stufato di fare concorsi e di imbattermi in pseudo agenzie fasulle di zona, e se secondo lui anche io avrei potuto fare qualcosa di serio in questo settore o meglio entrare nella mondo della “moda che conta”. Onestamente all’inizio pensavo che non mi avrebbe risposto e invece ha voluto delle foto da far vedere a delle agenzie di Milano. Un mese dopo tre agenzie volevano vedermi, per avere un incontro aspettai altri due mesi. Il 22 settembre del 2015 firmai con la “joy models”(ora sono in “brave models” da giugno 2017) e Leo divenne mio manager.

 

Gli amici del Barbologo ti riconosceranno sicuramente anche dalla barba, tenerla è stata una scelta di stile? ti sei ispirato a qualcuno in particolare, qualche barba famosa?

Scelta di stile e scelta di vita vorrai dire (ride). Andrea Marcaccini, Josh Mario John, Levi Stocke, Billy Huxley li seguo da anni e spero un domani di arrivare ai loro livelli. Lavorare con i propri idoli sarebbe il massimo. Anche se inizialmente colui che mi ha dato l’idea di questo stile è stato Keno Weidner, ex modello nello spot della “Opel Adam” nel 2014.

 

 

Vedo che il taglio della barba cambia poco da un servizio fotografico all’altro, se al prossimo che fai, il fotografo o il consulente d’immagine dovessero chiederti di rasarti lo faresti?

Dipende da che lavoro si tratta e quanto pagano, ma per rasarmi vuol dire che mi hanno fatto diventare ricco (ride). In passato me lo hanno chiesto diverse volte, anche per lavori dove mi avrebbero confermato subito senza barba, ma ho sempre rifiutato (una volta rifiutai più di 1400 euro, per dirvi quanto sono legato a questo stile). Nel corso degli anni ho cambiato la lunghezza della barba per gusto personale e un po’ pure per seguire l’onda del mercato, ma non penso di rasarmi nel breve tempo; sono pur sempre un “beardmodel”.

 

Dimmi un po’, ci sono dei lati negativi in questo tipo di notorietà? o è davvero tutto brillante come appare a noi che stiamo dall’altra parte? non so, capita che quando piove ti bagni anche tu :)?

Bisogna saper evitare determinate situazioni e gestirne altre. Si sa, è un mondo particolare ma molto meno marcio di quello che si crede o per lo meno parlo per esperienza personale. Forse una o due volte mi sono trovato in una situazione scomoda e una di queste tra l’altro proprio nelle mie zone. Sono una persona che cerca di far capire il proprio pensiero anche solo con il tono della voce, poche parole ma buone e decise. A parte questo, seguire una dieta, allenarsi di continuo e rinunciare a qualche serata sono sacrifici che stanno alla base di questo lavoro, ed essendo uno sportivo li rispetto con piacere.

 

 

Sempre riguardo al tuo stile, hai un barber preferito, usi prodotti particolari o hai delle abitudini particolari nel curare l’aspetto di capelli e barba?

Antonio Bottalico e Antonio Candido sono gli unici barber con cui sento la mia barba al sicuro. Il primo lo vedo spesso perchè essendo delle mie stesse parti quando torno a casa colgo l’occasione per passare da lui, il secondo ha lo studio a Lecce e quindi lo vedo solo quando sale a Milano per lavoro. Di solito prendo tutti prodotti in erboristeria sia per barba che capelli e pelle. Non ho un brand preferito ma non vedo l’ora di provare i prodotti di Amederius (ride).

 

Hai qualche consiglio per i tuoi follower e i nostri lettori, che magari vorrebbero seguire le tue orme? Anche qualche terribile monito, magari.

Di non abbandonare mai i propri sogni prima di tutto, cercare di capire chi può aiutarvi a realizzarli e quante possibilità avete. Siamo i primi a dover credere in noi stessi ma la svolta l’avrai quando al tuo fianco cammineranno persone che credono in te tanto quanto ci credi tu, a quel punto ti sentirai invincibile. Questo settore è pieno di “falsi furbi”. Un’agenzia seria non vi chiederà mai soldi per dei “book” (si organizzano dei “free test” se il modello/a non ha foto adatte per andare ai casting) ma ovviamente il modello ha delle spese all’interno di un’agenzia come i “composit” (cartoncino composto da due o tre foto da lasciare ai clienti durante il casting) o le spese per il sito internet ma questi sono irrisori rispetto ad una “mezza giornata di lavoro”. La frase più bella e ricorrente è: “wow oltre al modello sai che potresti fare anche l’attore?” magari anche senza averti fatto fare un provino (ride forte); e poi ti sparano i prezzi allucinanti per corsi di portamento e recitazione. Corso di portamento per il modello? Mai visti (anzi si, nelle agenzie fasulle delle mie zone) e mai fatti. Ricordatevi che un’agenzia deve guadagnare con i propri clienti tramite voi e non dalle vostre tasche. Lavoro dopo lavoro automaticamente migliorano pose, cambi di espressioni e portamento.

 

Come vedi la moda di tenere la barba lunga di questi anni anche tra i più giovani? pensi sia passeggera o noti dei cambiamenti più profondi nello styling?

Che piaccia o no, l’uomo è nato con la camicia e barba. Essa fa parte della vita di ciascun uomo, come fa a passare di moda?! Certamente ci saranno anni dove andrà di più e anni in cui la vedremo di meno ma non passerà mai. Nella moda negli ultimi anni ha avuto un calo ma pian piano sta tornando. Invece nella vita di tutti i giorni il look barba rimane molto gettonato soprattutto tra i giovani spinti dalla voglia di mostrare qualche anno in più.

 

 

So che hai stretto rapporti anche di amicizia con alcuni colleghi barbuti nel giro, vuoi fare qualche nome? c’è un circolo segreto di personalità bearded di cui non so niente?

Luca Maurino è stato il primo modello che ho conosciuto a Milano e ci siamo subito trovati in sintonia per lo stesso stile; abbiamo condiviso tante esperienze insieme. E’ una delle poche persone a cui sono legato di più. Io sono più figo ma non glielo dite che poi se la prende (ride). Tommaso Cataldi, abbiamo condiviso tanti momenti di lavoro e tanti momenti nella vita di tutti i giorni, di quest’ultimi non ricordo nessun momento serio (ride). Fabrizio e Valerio salvatori sono diventati i miei gemellini di viaggio e Andrea Accettulli (Jonny Red) il “Maestro”.

 

Sui social vanno forte le “confraternite barbute” come i bearded villains, i titans, i bad boys… se ti chiedessero di entrare a farne parte cosa risponderesti? preferisci rimanere libero da legami di gruppo?

In passato facevo parte dei “bearded villains” ma ne sono uscito perché non avevo tempo di andare ai loro raduni. Per conoscere persone nuove che condividono il tuo look e il modo di pensare sulla barba penso sia un ottima cosa.

 

Che progetti hai per il futuro? pensi di rimanere in Italia?

In questo momento devo finire gli studi quindi in qualche modo sono legato all’Italia, ma se mi dovessero arrivare proposte dall’estero le valuterei senza problemi. Mal che vada studio mentre sono in viaggio, come faccio ormai da 3 anni a questa parte. Una cosa è certa, voglio poter scegliere tra più strade da percorrere ma non voglio perdere nessun treno.

 

Cosa ne pensi dei recenti cambiamenti nel mondo della moda maschile italiana vista dal pubblico? penso ad esempio alla chiusura, poi passata a semestralità di L’Uomo Vogue, o all’ascesa di blog più orientati alla cosmetica che al vestiario, come mensbeauty.it.

E’ vero che la moda è donna, ma non solo è anche uomo. Penso sia giusta la riapertura de L’Uomo Vogue come sono giusti altri magazine incentrati sulla moda uomo; tra l’altro, le cinque copertine di rilancio mi piacciono tantissimo soprattutto quella con Aiden Andrews, un barbuto in copertina fa sempre un certo effetto (occhiolino) . Con il passare degli anni troviamo un uomo sempre più curato ed è normale che si cerchino consigli anche in internet, per questo penso che i blog orientati alla cosmetica possono essere soltanto che di aiuto.

 

Per ora grazie di tutto Simone, e grazie anche di averci introdotto in questo mondo misterioso, davanti all’obbiettivo!

Colgo l’occasione per salutare e ringraziare i miei genitori, che mi hanno appoggiato in tutti i miei progetti e mi hanno sempre seguito e sostenuto, Leo Mel senza di lui forse non avrei iniziato questo lavoro, la direttrice e i booker della mia attuale agenzia Olga, Alex Santacroce e Manuele Angeleri e infine il gruppo di amici di Teramo con il quale ci conosciamo da quasi vent’anni e ne abbiamo fatte di ogni.

 

Ricordatevi di seguire Simone su suoi profili, e auguriamogli un’ottima fortuna per il futuro!

Facebook: Simone d’Angelo
Instagram: simondagel

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