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Il tramonto degli Hipster. Sì, ma poi? Moda Barba 2020

Sentiremo la mancanza dei filtri seppia nelle foto di Instagram? la moda Hipster porterà via con sè anche i risvoltini ai pantaloni?

Ma la vera domanda è: quale sarà il destino della Barba Hipster?

Lo sappiamo, molti in questi anni hanno prefigurato la fine della moda hipster. Il mantra ripetuto della sua fine ha paradossalmente aiutato a mantenerla viva.
Per essere una moda nata nell’era dei social, è durata parecchio. Ma quand’è che una moda finisce? Finisce quando da eccezionale diventa normale. Curare la barba (e il resto dell’outfit) in maniera retro’/chic non è più qualcosa di “speciale”. La grande distribuzione si è adattata e il mercato è saturato da ogni genere di offerte, in un modo tale da rendere banale cio’ che solo qualche anno fa sembrava essere frutto di impegno e ricerca fuori dal comune.

Pensiamo alle birre artigianali, o ai dischi in vinile. Alle camicie a quadri, ai cappelli a tesa larga.
Tutti segmenti di mercato esplosi qualche anno fa, una comprensibilissima reazione a realtà in cambiamento veloce e improvviso. La birra artigianale, a kilometro zero, si ribellava alla birra da grande distribuzione, vista come mero alcool da sbronza. Il disco ricercato in vinile, solido, grande, voleva essere un modo valorizzare la musica “viva”, ormai vaporizzata nello streaming.
Ma alla fine la paura del nuovo passa. Lo streaming si è rivelato efficace sia per qualità che per comodità. La birra artigianale ha avuto il suo picco, poi la grande distibuzione ha reagito a sua volta, rendendo disponibile a poco prezzo prodotti di qualità senza la necessità di recarsi al birrificio di zona.

La Barba Hipster segue più o meno lo stesso corso. Il baffo arricciato e la barba modellata non hanno certo perso il loro fascino, ma hanno raggiunto una”forma ottimale”, che potremmo chiamare buona per tutti, facile da mantenere con una pletora di prodotti a poco prezzo a disposizione. Possiamo quindi scomodare il concetto-killer di tutte le mode: è diventata mainstream.
Ma la Barba trova sempre una strada, per rimanere sul volto di chi la ama. Tentiamo quindi di capire verso cosa si muove il vento che scorre tra i nostri peli. In che direzione faremo crescere la nostra barba?

– La Barba YUCCIE?
L’hipster che ha accettato e abbracciato il mainstream. Il lavoro fisso non esiste più? Allora ne fa 5 alla volta. E nessuno di questi lo realizzerà. Deve trasferirsi a Singapore per 6 mesi? Ha quattro app nel cellulare per ordinare la pizza a Singapore, tutto ok!
Che barba porta lo yuccie? Una barba modellata, niente cera sui baffi. Lunghezza? siamo sui 3/4 centimetri, modellata dal barber di fiducia due volte al mese.

 

– Il CUTESTER?
L’eterno Peter Pan. Si veste come un dodicenne a prescindere dall’età anagrafica. è una moda ancora in fase embrionale, che riflette la voglia di scappare da un mondo visto come troppo duro o competitivo. La Barba del Cutester è incolta, stubble. Anche il baffo è solo accennato, come quello di un ragazzino in prima pubertà.

 

– Il NORMCORE?
Sapete quando le donne della vostra vita dicono: “vorrei vedere te, uscire con i tacchi, potendo uscirei in pigiama?”. Ecco, il normcore permette di uscire in pigiama per andare a cena o a ballare. Una vecchia tuta sportiva in acetato? ma sta su tutto! la camicia da boscaiolo sul pantalone strettissimO? perchè no! il normcore reagisce alla crisi economica che sembra non finire mai: non posso comprare l’ultimo Givenchy? e allora esco con quello che ho, non è l’abito che fa la mia personalità!
La Barba del normcore? Lunga, molto lunga, lasciata crescere selvaggia, il capello anch’esso libero, pettinato in chignon o in code alte. La barba del normcore è curata a casa, alla bell’è meglio, seguendo magari qualche tutorial su Youtube.

 

– Il SOFT GRUNGE?
Quella vecchia maglietta con il gruppo rock in voga negli anni ’90? Tienila buona, in caso di vittoria del Soft Grunge. Se sei un cultore della stubble beard, del pizzo primi anni 2000, del finto trasandato, potrebbe fare al caso tuo!

 

– Gli EARNESTS?
Ok, arriviamo al punto. Cosa ha ucciso gli hipster? ovviamente loro stessi. Come reazione al turbocapitalismo americano, dove o hai venti milioni di dollari di credito sulla carta o non sei nessuno, andavano benissimo. Il riccone wasp americano è rasato da capo a piedi? allora l’hipster ti mostra il baffo curato che sta da Dio.
Poi Zuckerberg si presenta in maglietta. “ehi, visto? anche il turbocapitalista si veste come un proletario”. Fine della fase ribelle.
Allora l’hipster rilancia. Shabby è bello, shabby è chic. Divento la caricatura di un marinaio dell’800 e alla barba associo la pipa in radica e i pantaloni da barba a vela? Ok sei materiale da meme su Facebook.
L’earnest si evolve, supera il concetto di povertà-chic, che non esiste e anzi è un insulto a realtà che miracolosamente l’hipster ha potuto scimmiottare per anni. L’earnest è l’uomo che si rende conto della durezza del momento sociale in cui ci troviamo, si veste in modo “popolare” (banale, forse?), sente che c’è già abbastanza bruttura nel mondo e cerca il buono dove puo’ trovarlo. La Barba dell’earnest è curata, corta (siamo sui 2/3 centimetri al massimo) folta e mantenuta in ordine con una buona spazzola professionale.

 

 

Qualunque sarà in destino degli hipster, la nostra amata Barba troverà la sua strada, come sempre! Buona Barba!

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